sexta-feira, 23 de janeiro de 2009

OS FANTASMAS DO PORTO DAS LAJES III




Camorra e futebol, nega todas as Punzo



O Empresário Napolitano Gianni Punzo, preso na quinta feira, nega todas as denúncias com a alegação de que era sócio do ex mafioso da camorra Carmine Alfieri, que gerencia o CIS, uma das maiores redes do comércio de varejo da Itália, Ele nega as ligações com o mafioso e diz que tem sido vítima dessas denúncias.



Materia na Íntegra:

Interrogato dai magistrati l' ex vicepresidente di Ferlaino arrestato giovedi' , contro di lui le deposizioni del pentito Alfieri TITOLO: Camorra e calcio, Punzo nega tutto L' imprenditore: vittima dei boss, non volevo avere il Napoli. Nuova grana per il club, si dimette Moxedano NAPOLI. Nega tutto Gianni Punzo, l' imprenditore napoletano arrestato giovedi' con l' accusa di aver gestito insieme con l' ex capocamorra Carmine Alfieri, lo sviluppo del Cis: il piu' grande centro italiano di commercio all' ingrosso. Nega i rapporti con il boss e ripete che lui della malavita organizzata e' stato sempre una vittima. E nega anche di aver cercato di assumere il controllo del Calcio Napoli, la societa' in cui e' stato per circa 15 anni vice di Corrado Ferlaino. Ma sono stati proprio Ferlaino e Alfieri a raccontare ai magistrati episodi che dimostrerebbero l' interesse di Punzo a diventare il numero uno del Napoli. L' ex presidente ha riferito di aver ricevuto dal suo vice insistenti proposte affinche' gli affidasse un mandato a vendere la maggioranza delle quote. Punzo ripeteva di avere acquirenti gia' pronti a subentrare. Tutto, pero' , accadeva nel ' 90, proprio quando interessato al Napoli era Pasquale Casillo, l' imprenditore finito poi anch' egli in carcere per i rapporti con il clan Alfieri. E c' e' di piu' . E' lo stesso Alfieri, in una recente deposizione, a spiegare che "mi risulta personalmente che Gianni (Punzo, n.d.r.) ha sempre aspirato a far fuori Ferlaino e a sostituirlo alla presidenza del Napoli". Nel frattempo provvedeva a tenersi buoni gli amici camorristi. Racconta ancora Alfieri: "Punzo e Celentano (Dino Celentano, ex dirigente accompagnatore del Napoli, n.d.r.) mi regalavano ogni anno tre abbonamenti per il campionato. E, a mia richiesta, tutti i biglietti di cui avevo bisogno in occasione di partite importanti". Proprio sugli ingressi gratuiti scoppio' un altro scontro, quando Ferlaino decise di far stampare sui tagliandi omaggio i nomi dei consiglieri ai quali erano destinati. Cosi' sarebbe stato piu' rischioso per Punzo regalarli al boss. E percio' si ribello' apertamente a Ferlaino. Punzo nega tutto, ma se un giorno dovesse decidersi a parlare potrebbe raccontare anche episodi inediti sul passaggio di consegne tra vecchia e nuova dirigenza della societa' , oggi coinvolta in un' altra bufera. Solo venerdi' scorso una sentenza della Corte d' Appello aveva posto fine a una lunga crisi societaria durata oltre 18 mesi. Sembrava tutto finalmente sistemato, quando ieri il vicepresidente Mario Moxedano, uno dei tre azionisti di maggioranza, ha annunciato le dimissioni: "A distanza di 8 mesi . dice fra l' altro . devo amaramente constatare che un certo metodo comportamentale non e' stato apprezzato come immaginavo". Moxedano era entrato nel Napoli nel giugno scorso, coinvolto da alcuni amici del gruppo ultra' "Curva B". E' stato uno dei protagonisti della sofferta ricostruzione del dopo Ferlaino. Lascia proprio quando, sistemato a fatica il passaggio del pacchetto azionario, bisognava far fronte a notevoli impegni economici: quasi 20 miliardi tra leasing degli impianti, arretrati a Fonseca e Thern, ingaggi ai giocatori e stipendi ai dipendenti, quota Irpef. Le sorti del Napoli restano ora nelle mani dei Gallo (Ellenio, il presidente, e il figlio Luis, amministratore delegato) e dell' industriale veneto, Ettore Setten: prima sponsor poi azionista, dopo la vicenda Pinzarrone.

Fonte: Corriere della Sera (21 de maio de 1995)

Link:http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/21/Camorra_calcio_Punzo_nega_tutto_co_0_9501211968.shtml

Nenhum comentário: